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Nel week-end del 20-21 giugno, con una estensione a lunedì 22, il Segretario ed altri tre entusiasti provenienti dal nord Italia, si sono dati appuntamento a Marina degli Aregai per cercare di placare la crisi di astinenza da D-one.

 

 

IMG 20200619 WA0010Dopo un viaggio più o meno lungo per tutti e tre i convogli, si sono finalmente trovati in una deliziosa località di mare scarsamente frequentata a causa dell'epidemia e con ampio spazi per posizionare le barche.


A disposizione dei partecipanti uWhatsApp Image 2020 10 15 at 152139n comodo scivolo all'interno del porto, con il difetto di dover bordeggiare tra yacht miliardari per uscire.

 


training reportIl tempo è stato, conformemente alle previsioni, bello stabile con abbondanza di sole che ha ripetutamente baciato il gruppetto di giovanotti. Purtroppo, i venti a regime di brezza si sono mantenuti estremamente leggeri, intorno ai 7-8 nodi di massima con solo alcune ore con un guizzo di 15 nodi che ha permesso di togliere un pò di patina da lockdown alle abilità in planata. A causa delle piccole dimensioni del gruppo, non era previsto alcun mezzo di assistenza ed i rientri in assenza di vento ne hanno risentito, così come la raccolta di prove iconografiche. Le scarse foto realizzate testimoniano che è stato possibile affinare soltanto le doti di "bavettaro", rimandando il training da "sventolari" ad una prossima occasione. Le velocità massime raggiunte nei momenti di brezza leggera non sono entusiasmanti, ma anche allenare la capacità di muovere la barca senza vento è importante.

ita 207 on her way to marina aregai

michele


Adesso non rimane che rimpiangere quei giorni, che alla luce degli eventi attuali, non torneranno presto. Di certo a tutti e quattro mancheranno le belle giornate di sole passate in barca cercando di percepire la brezza sulle guance, il piacere di un bagno nei momenti di patàna e l'intenso sapore, decisamente salato, degli spruzzi durante le due-tre planate che siamo riusciti a sparare. Anche la piacevole ricercatezza dell'alloggio che è tato scelto per ospitare i partecipanti ricorre alla mente in questi giorni di autunno. Pomposamente ribattezzato "Casa D-One Italia" ha contribuito a ricordare a tutti la bellezza della costa ligure e l'importanza della buona compagnia, in questi giorni divenuta nostro malgrado pericolosa. Resta invece la consapevolezza che una classe piccola come la nostra ha bisogno di eventi come questi, organizzati da persone che si sentono legati da una passione ma anche amici, con un rapporto che vada oltre la sana competizione sportiva. L'esperienza di quello che forse rimarrà l'unico evento della classe Italiana D-One di questo anno insegna che comunque si deve andare avanti e che l'importante è divertirsi con questa sensazionale barca.

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