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Il gruppo dei potenziali partecipanti, compatto fino a pochi giorni prima della partenza, riceve un duro colpo quando ben tre degli iscritti sono costretti a rinunciare, a causa di problemi di lavoro. La spedizione Italiana parte quindi già molto ridotta, con “soli" quattro partecipanti del gruppo originario.

Giunti presso il club velico, i partecipanti alla spedizione, hanno modo di apprezzare l'accoglienza squisita dei velisti locali e la peculiarità della collocazione. La manifestazione è inserita all'interno della Traunseewoche-Segelwoche, che raduna sul lago diverse classi di barche, tutte intente a regatare e che attirano, in acqua e sulle rive, un folto pubblico di interessati nonché diversi sponsor del settore. 

La dotazione di gadget e di utilità inclusa nel pacchetto di iscrizione è molto ricca e comprende anche dei buoni il vitto presso il club, benefit molto apprezzato dai regatanti.

tempo brutto

 

Il primo giorno di regate tuttavia, i velisti devono affrontare le condizioni difficili che un lago di montagna può sviluppare: oltre al vento sui venti nodi, la temperatura è intorno agli 11°C. Si verificano presto diverse avarie ed infortuni, che penalizzano le prestazioni della squadra, in modo irreparabile. La barca di Gili (ITA207) si apre sulla poppa (come succede spesso) ed il timoniere si lesiona un menisco.francesco gili ITA207

  A Francesco vanno i nostri migliori auguri di pronta guarigione ed i complimenti per averci rappresentato provandoci fino al limite ultimo. 

La disavventura continua con due viti della ferramenta del timone di Giorgi (ITA5) che strappano le sedi. Fortunatamente Gianluca con l'aiuto di un socio locale e di Nick Fawell (GBR1101) riesce a riparare il danno, mentre Francesco è costretto a ritirarsi. Gasperini (ITA111) e Buzzi (ITA102) riescono a terminare le prove, con risultati onorevoli. Tommaso è terzo alla prima prova, arretra un poco nelle prove seguenti, ma si comporta comunque bene.

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Il secondo giorno vede condizioni nettamente diverse. Il vento è leggero e la temperatura permette finalmente di maneggiare cime più piccole di due cm senza che le dita semicongelate lo impediscano. Gli inconvenienti però proseguono: la barca di Buzzi si danneggia al timone a seguito della perdita dell'agugliotto inferiore e purtroppo non può essere riparata a causa della mancanza di pezzi di ricambio, per cui anche Tommaso è costretto al ritiro. Gasperini invece è afflitto dal mal di schiena e le sue performance ne risentono.

Alex col gennaker

 

Dal momento che neanche alla Gold Cup è presente una rappresentanza del cantiere, certi danni non sono riparabili in loco, solo con attrezzature e ricambi generici. Purtroppo questo causa l'abbandono di un buon concorrente della nostra squadra. Nella foto il danno al timone di Tommaso:

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Intanto la spedizione inglese si dimostra più abile e più fortunata. Nick Craig (GBR 5) continua ad inanellare una impressionante serie di primi posti, tallonato da vicino da Franz Urlesberger (AUT 75) e Jason Pike (GBR 908).

Nel frattempo, tutti hanno modo di apprezzare l'eccellente organizzazione austriaca. La squisita accoglienza, la peculiarità della Segelwoche (che offre lo spettacolo di centinaia di barche in acqua) e la professionalità dei direttori di gara, rendono l'evento fruibile e piacevole, con anche alcune meraviglie. L'ultimo giorno di regate, con vento assente, il direttore di gara intuisce che in un angolo remoto del lago si muove un po' d'aria e vi conduce la flotta di D-one, che potrà regatare piacevolmente mentre le altre classi attendono ancora il vento altrove. Tra le meraviglie, mi si prega di ricordare la cena al castello di Altmunster, veramente indimenticabile, per le squisite pietanze che sono state servite e per il divertente intrattenimento tipico. Il panorma del lago Traun di notte poi è davvero indimenticabile.

Castello di Altmunster

 

 

 

 

 Lago Traun di notte

 

 

 Alla fine della manifestazione solo due timonieri italiani concludono tutte le giornate di prove. Alex Gasperini termina onorevolmente in 12° posizione, mentre Gianluca Giorgi in 17°. Ad entrambi va il merito di aver tenuto alto l'onore della squadra italiana, ma a tutti i partecipanti va il merito di averci provato con tutte le forze. Come si dice in questi casi, "gli ultimi sono solo coloro che non sono venuti", per cui grazie a Francesco, Tommaso, Gianluca e Alessandro per averci rappresentato come meglio potevano, ed aver combattuto, tutti, le avversità anche per noi che siamo comodamente rimasti a casa. 

Gianluca Giorgi ITA5 hiking hard

Alessandro gasparini ITA111 reaching

 

 La manifestazione si conclude con la vittoria, meritata, ma non certo inaspettata di Nick Craig, che totalizza tutti primi posti. Al secondo posto Franz Urlesberger, che oltre alla abilità somma anche il vantaggio di regatare in casa. Benissimo i regatanti Inglesi che riescono a guadagnare molti posti entro i primi dieci. Suggerisco di analizzare la prestazone di Marek Bachtik, che non ha potuto regatare il primo giorno, ma che nelle altre giornate è arrivato quasi sempre entro i primi cinque.

Purtroppo c'è poco da commentare riguardo ai risultati sportivi della squadra italiana. Gianluca Giorgi ha fatto il massimo, considerando che ha ormai passato la qualifica di "master" da più di un paio di lune e che la sua esperienza con questa barca è limitata. Si guadagna in pieno l'onore delle armi ed il nostro rispetto, anche per la costanza con cui riesce a partecipare agli eventi. Grande Gianluca, continua così!

Alex Gasparini purtroppo è stato limitato da forti dolori alla schiena, che ha stoicamente messo a tacere pur di non mollare. Per cui forza Alex, questa volta non conta il risultato, ma vale molto di più il tuo impegno. 

Alberto Franceschi ITA149 (con la consulenza di Gianluca Giorgi)

 

Di seguito la classifica finale:

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